TRABATTELLI

L’I.N.A.I.L. ha pubblicato una nuova Guida sulla sicurezza nell’uso del trabattello, rivolta principalmente a chi svolge attività lavorative nei cantieri mobili e temporanei.

La Guida è denominata “Trabattelli” e fa parte della collana dei quaderni tecnici I.N.A.I.L., ha l’obiettivo di accrescere il livello di sicurezza nei luoghi di lavoro, fornendo utili e pratiche indicazioni (con riferimento a Leggi, Circolari, norme tecniche specifiche e Linee Guida) in merito alla prevenzione del rischio di caduta dall’alto durante l’utilizzo del trabattello.

Infatti, i rischi più rilevanti a cui si espone un lavoratore che lavora sul trabattello sono chiaramente la caduta dall’alto e il ribaltamento dell’attrezzatura (ribaltamento dovuto a inadeguato ancoraggio o al mancato blocco delle ruote).

Trabattello, cos’è e quando viene usato

Il trabattello, o ponte su ruote a torre, è un ponteggio mobile costituito da elementi prefabbricati (tubi metallici e tavole), presenta uno o più impalcati collocati a quote differenti, detti ponti e sottoponti. L’accesso ai piani di lavoro avviene dall’interno per mezzo di apposite scale.

Il trabattello è prevalentemente usato per eseguire lavori di manutenzione e finitura (imbiancatura, intonacatura, ecc) all’interno degli ambienti.

Trova comunque largo impiego:

  • nelle lavorazioni nelle quali ci sia la necessità di operare in altezza
  • nei lavori in quota (attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile).

Il Datore di Lavoro sceglie il trabattello più idoneo alla natura dei lavori da eseguire ed alle sollecitazioni prevedibili considerando:

  •   le dimensioni dell’impalcato,
  •  l’altezza massima in base alla presenza o all’assenza di vento,
  • la classe di carico,
  • il tipo di accesso agli impalcati: scala a rampa, scala a gradini, scala a pioli inclinata, scala a pioli verticale,
  • i carichi orizzontali e verticali che possono contribuire a rovesciarlo,
  • le condizioni del terreno,
  • l’uso di stabilizzatori, sporgenze esterne e/o zavorre,
  • la necessità degli ancoraggi.

Copia di tale pubblicazione può:

  • essere consultata sul sito dell'I.N.A.I.L. www.inail.it (vedi Sezione I.N.A.I.L. comunica - Pubblicazioni)
  • o essere richiesta agli Uffici del C.P.T. (tel. 031-3370170 - mail: info@cptcomo.org).

   

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